COMUNICATO STAMPA DELL’ENTE ETAB – LA CONSOLAZIONE

In merito alle recenti dichiarazioni pubbliche, post, video e richieste di convocazione di Consiglio comunale aperto, relative alla vendita delle aree edificabili di Pantalla.

Data di pubblicazione:
17 Giugno 2025

COMUNICATO STAMPA DELL’ENTE ETAB – LA CONSOLAZIONE

In merito alle recenti dichiarazioni pubbliche, post, video e richieste di convocazione di Consiglio comunale aperto, relative alla vendita delle aree edificabili di Pantalla, l’Amministrazione dell’Ente ETAB – La Consolazione ritiene opportuno fornire alcune doverose precisazioni.

La decisione di porre in vendita tali terreni si inserisce in un percorso pluridecennale, già avviato e perseguito da tutti i Consigli di Amministrazione che si sono succeduti negli ultimi ventidue anni. Le aree in questione, infatti, sono state rese edificabili per finalità produttive tramite un preciso atto urbanistico approvato dal Comune di Todi, e da allora rientrano tra i beni non direttamente utilizzabili per le finalità socio-assistenziali dell’Ente.

Nel corso del tempo, numerosi tentativi di alienazione si sono rivelati infruttuosi. Solo oggi, a distanza di oltre due decenni e in assenza di alternative concrete, si è finalmente pervenuti alla conclusione di una procedura pubblica di vendita, espletata nel rispetto della normativa vigente e con ampia pubblicità.

In particolare:

  • i terreni sono stati inseriti nel Piano delle alienazioni, approvato e pubblicato;
  • l’asta pubblica è stata regolarmente esperita, con tutte le forme di pubblicità previste dalla legge e ampiamente promossa anche attraverso i canali digitali;
  • gli atti sono integralmente consultabili online e nessuna osservazione è pervenuta durante l’iter di alienazione, neppure da parte dei componenti dell’organo di indirizzo e controllo dell’Ente, vale a dire i consiglieri comunali.

Le risorse ottenute, pari a 904.000 euro, sono state in parte già reinvestite, come nel caso dell’acquisto dei locali ex Monte dei Paschi di Siena per un importo di 180.000 euro, e rappresentano oggi una leva fondamentale per sostenere una serie di interventi strutturali e prioritari sul patrimonio di cui l’Ente è custode. Tra questi si segnalano:

  • la Chiesa della Consolazione, che necessita di un nuovo impianto illuminotecnico e di oltre 2 milioni di euro per restauri complessivi, già individuati nel “Progetto Bellezza” presentato al Governo;
  • l’Istituto Einaudi, per il quale è richiesto un intervento superiore ai 100.000 euro ai fini del certificato di prevenzione incendi;
  • il Liceo Scientifico di via Roma, che necessita di urgenti lavori di manutenzione agli infissi, alla facciata e al lucernario;
  • i magazzini-garage di Villino Bagli, oggetto di interventi straordinari;
  • la Casa delle Associazioni, dove sono stati completati lavori per 55.000 euro;
  • l’archivio storico e i locali di Palazzo Vecchi Ercolani, sede di ETAB, che necessitano di ulteriori interventi;
  • il restauro della statua di San Bartolomeo, caduta nel 2016, per il quale l’Ente ha investito oltre 50.000 euro, in parte cofinanziati dalla Soprintendenza.
  • Tanti piccoli altri interventi comunque onerosi e utili per il conseguimento delle finalità statuarie.

In un contesto in cui ETAB, in quanto ente pubblico con natura di IPAB, è escluso da canali di finanziamento come il PNRR, e tenuto conto dell’attuale scenario macroeconomico, caratterizzato da alti tassi di interesse, la scelta di valorizzare il proprio patrimonio immobiliare, alienando beni non strategici e da tempo improduttivi, risulta non solo legittima, ma doverosa per garantire la sostenibilità futura del patrimonio pubblico.

Per quanto riguarda i progetti che il soggetto acquirente intenderà sviluppare sul terreno acquistato, si precisa che si tratta di scelte di esclusiva competenza del privato, nel rispetto delle normative urbanistiche vigenti. L’Ente non ha titolo, né ha mai avuto ruolo, nell’indirizzare o approvare iniziative di natura privata successive alla cessione del bene.

Alla luce di quanto sopra, è evidente che le critiche mosse in questi giorni non si fondano su elementi oggettivi, ma rispondono a logiche esclusivamente politiche e strumentali, che nulla hanno a che vedere con la corretta gestione patrimoniale e amministrativa portata avanti, con rigore e continuità, dall’Ente.

Ultimo aggiornamento

Martedi 17 Giugno 2025