Nuovo studio sulle caratteristiche acustiche del Tempio di Santa Maria della Consolazione
Il Tempio di Santa Maria della Consolazione è il monumento storico più rappresentativo e amato di Todi. Costruito al di fuori del perimetro urbano, esso rappresenta l’unico esempio di architettura Rinascimentale della città, seppur con alcune contaminazioni Barocche al suo interno e nella cupola, in contrapposizione al centro storico prevalentemente di epoca Medioevale.
Non sorprende, quindi, l’interesse crescente della comunità accademica verso il Tempio della Consolazione nel corso degli ultimi decenni, dando luogo a studi con conseguente pubblicazione di libri e articoli scientifici. Questi, oltre a ricostruirne la tortuosa storia di costruzione, durata quasi un secolo dal 1508 al 1607, e passata per le mani dei più prestigiosi architetti dell’epoca (tra cui Cola da Caprarola, Baldassarre Peruzzi, Antonio da Sangallo il Giovane, Galeazzo Alessi, Michele Sanmicheli, il Vignola e Ippolito Scalza), ne hanno anche analizzato le peculiarità sia dal punto di vista estetico che ingegneristico. L’ultima pubblicazione scientifica, in ordine temporale, è stata “The analysis of Clarity index of ‘Santa Maria della Consolazione’ temple in Todi”, elaborata dai ricercatori del Dipartimento di Ingegneria e del CIRIAF dell’Università di Perugia anche con il supporto di ETAB per la ricerca delle fonti.
Attraverso l’analisi della conformazione della Consolazione, questo studio ha contribuito a definire quantitativamente i parametri acustici del Tempio, simulando attraverso vari esperimenti empirici l’esperienza di un ascoltatore Rinascimentale.
Nello specifico, la fonte acustica utilizzata negli esperimenti è stata posizionata a più di 3 metri di altezza per ricreare l’effetto di un vero organo a canne, mentre i microfoni sono stati appositamente calibrati prendendo in considerazione la cupola. I risultati hanno evidenziato dei valori particolarmente alti del “tempo di riverberazione” dovuto sia all’utilizzo di materiali che non assorbono il suono, come il legno, sia alla forma simmetrica a “croce greca” della pianta unita alla quasi totale assenza di barriere e monumenti complessi al suo interno.
L’elemento più caratterizzante della struttura, almeno dal punto di vista acustico, risulta, tuttavia, l’imponente cupola centrale in stile Barocchetto. Infatti, il luogo privilegiato per l’ascolto si posiziona proprio nel perimetro ad essa sottostante, e anche la qualità del suono in quest’area sembra variare primariamente in base alla distanza dal centro della cupola senza quasi subire l’influenza delle pareti. L’unico elemento in grado di alterare il suono sembra invece essere il Presbiterio in stile Barocco, che a causa della sua forma elaborata genera delle asimmetrie nella distribuzione dell’energia del suono tra il lato sud e il lato nord della struttura.
Si ringrazia la Professoressa Ing. Cinzia Buratti, i ricercatori Ing. Piergiovanni Domenighini e Ing. Elisa Belloni e la specializzanda Ing. Silvia Procacci con i quali è in corso di studio la possibilità di presentare i risultati della ricerca a Todi una volta completata la tesi di ricerca dell’Ing. Piergiovanni Domenighini che è anche un noto Maestro d’Organo.
Si conclude con il rinnovato impegno da parte dell’Amministrazione di ETAB a promuovere e favorire le attività di Studio e Ricerca nella piena convinzione che anche gli studi accademici siano un canale prezioso per la valorizzazione del Tempio e la promozione territoriale con l’auspicio per cui, prima o poi, si riesca a documentare l’autore del progetto che è stato attribuito a Donato Bramante.
Il Presidente Avv. Claudia Orsini