La medaglia del Tempio di Santa Maria della Consolazione A cura di Mauro Salvi

Data di pubblicazione:
19 Agosto 2020

La medaglia del Tempio di Santa Maria della Consolazione

A cura di Mauro Salvi

 

 

La medaglia del Tempio di Santa Maria della Consolazione mostra la pianta dell'edificio.  Si è voluto rappresentare il primo gesto progettuale dell'architetto. Infatti è la pianta tra le  prime immagini che l'artefice traccia nel rappresentare l'idea. E' il cuore, il simbolo dell'edificio, la radice, quindi la parte vitale. 
Inoltre la forma circolare del Tempio con la circolarità della medaglia genera una visione armonica, ed attrae per la sua inusuale concezione nella medaglistica di presentare un edificio con la sua pianta.

 
La scritta che cinge la pianta: - ente tuderte assistenza e beneficenza la consolazione todi – non presenta interruzioni; tutto ciò vuole comunicare il fluire perpetuo che l'ente tuderte persegue nell'opera di assistenza e beneficenza. 
Va osservato che Todi, nel disporre la scritta circolare è stata fatta coincidere con la parte più alta, opposta all'ingresso principale del Tempio. Ingresso che guarda la valle, ingresso rivolto al sole ed alle sue benefiche influenze, cioè il Tempio a difesa della città Todi.

Questo si è voluto sottolineare nel disporre i caratteri. 

Il giusto modo di comprendere il contenuto della medaglia è appunto di osservarla con l'ingresso  principale rivolto in basso e la scritta Todi rivolta in alto. 
La medaglia è cinta da un leggero bordino in rilievo, nel significato della virginea e immacolata  purezza di Maria e dei fini benefici dell'ente. 
Nel realizzare la medaglia abbiamo usato il disegno eseguito sul vero dell'architetto tedesco Paul Laspeyres presente nell'edizione di Berlino Ernest§ Korn 1869 - Santa Maria della Consolazione Todi : e altri monumenti medioevali di questa città. 
Il retro della medaglia si presenta liscio per essere di volta in volta inciso all'occorrenza.

 


 

Mauro Salvi


Nasce a Roma nel giugno del 1946. 

E' un figlio d'arte infatti apprese le tecniche della calcografia dal padre pittore ed incisore. Si forma a Roma fra gli ultimi artisti della Scuola Romana dove inizia a praticare l'incisione all'acquaforte e all'acquatinta divenendo in breve maestro della calcografia. Dipinge "i cubicoli", quadri ispirati ad un concetto di esistenzialismo metafisico realizzati con la tecnica della tempera all'uovo. Dal 1990 vive e lavora in Umbria realizzando dipinti, incisioni e terracotte policrome. Di lui hanno scritto Carlo Bo, Maurizio Fagiolo dell'Arco, Piero Dorazio e altri famosi studiosi dell'arte.

 


 

La realizzazione delle medaglie è stata effettuata dalla storica ditta perugina Timbrificio Perugino Incisoria.

Ultimo aggiornamento

Martedi 17 Dicembre 2024