Su Famiglia Cristiana la Festa della Consolazione

articoli delle edizioni del 18 e 25 agosto 2024

Data di pubblicazione:
25 Agosto 2024
Su Famiglia Cristiana la Festa della Consolazione

Su Famiglia Cristiana la Festa della Consolazione

 

Articoli delle edizioni del 18 e 25 agosto 2024

 


edizione del 18 agosto 2024


Todi: la Festa della Natività della Vergine
tra storia e tradizione al Tempio della Consolazione

L'evento unisce fede, cultura e tradizione, attirando fedeli e visitatori da ogni parte    
 
Todi, la città più vivibile al mondo, si prepara a celebrare una delle festività più antiche e significative del calendario religioso: la Festa della Natività della Vergine, un evento che combina spiritualità e cultura. Documentata fin dal 1346, questa ricorrenza non è solo un momento di devozione, ma anche un'occasione per la comunità di rivivere antiche tradizioni e festeggiamenti, che hanno attraversato i secoli adattandosi ai tempi. L'evento unisce fede, cultura e tradizione, attirando fedeli e visitatori da ogni parte.
Il Tempio della Consolazione, un Fiore di Pietra del Rinascimento Italiano, è stato realizzato su disegno attribuito al Bramante in quasi 100 anni (1508-1607).
A Stone Flower il titolo della mostra a Bruxelles realizzata nel gennaio 2024 in occasione dei 510 anni dalla morte di Donato Bramante.
UN PASSATO RICCO DI EVENTI
Sin dai tempi del Medioevo, il Comune di Todi promuoveva la fiera collegata alla festa, esentando da tasse i mercanti per tre giorni. Questa fiera era tra le più importanti della regione e includeva gare di lotta, tornei e giostre.
LE CELEBRAZIONI DI OGGI NEL FIORE DI PIETRA
La Festa della Natività della Vergine si svolgerà dal 5 all’8 settembre 2024. Organizzata con il patrocinio di varie istituzioni locali e nazionali, e con la collaborazione del Pontificio Istituto di Musica Sacra, offre un programma che include momenti di preghiera, concerti di musica sacra e altre manifestazioni culturali. A tal proposito si ringrazia il Direttore Artistico Maestro Emiliano Leonardi, Mons. Vincenzo De Gregorio, già direttore del PIMS, che ha sostenuto la ras- segna sin dagli albori e l’attuale Preside P. Robert Mehlhart che in continuità ha accordato il patrocinio per l’edizione 2024.
Il 6 e 7 settembre saranno dedicati alla musica sacra con concerti di alta qualità. Il 6 settembre vedrà esibirsi l'Accademia degli Unisoni di Perugia, diretta dal Maestro Leonardo Lollini, con un programma dedicato agli anthems di Henry Purcell. Il 7 settembre, i Maestri Luca e Marco Venturi offriranno un concerto di musiche sacre mariane, unendo la raffinatezza della loro esecuzione a un repertorio selezionato con cura. Ai concerti sono abbinati eventi benefici in favore dei Gruppi di Volontariato Vincenziano di Todi e dell’Associazione Seconda Stella a Destra due straordinari realtà di solidarietà a Todi. Sempre con il Maestro Luca Venturi si sta organizzando un evento unico: Todi Città del Violino (21-22-23 febbraio 2025) per l’assegnazione di due preziosi violini di fine settecento ai più promettenti giovani. Saranno presenti in Giuria e per le Masterclasses i Maestri Giuseppe Gibboni (premio Paganini) e Marco Fiorini.
Accanto agli eventi musicali, la manifestazione comprende il concorso fotografico "Polvere di Stelle sulla Consolazione" e un concorso di poesia, entrambi volti a coinvolgere il pubblico in maniera creativa. Inoltre, dal 3 settembre al 5 ottobre 2024, sarà esposto all'interno del Tempio il modello in scala di Santa Maria della Consolazione, realizzato dall’Ambasciatore Stefano Benazzo.
L’8 settembre culminerà con la Santa Messa e l’esibizione del Complesso Bandistico "Pasquale del Bianco" di Pantalla. Nel pomeriggio, la Compagnia Medievale di Todi coinvolgerà famiglie e visitatori in un viaggio nel tempo, con attività che richiamano le antiche tradizioni. La Festa della Natività della Vergine a Todi è in primis solenne celebrazione religiosa, ma anche evento che unisce passato e presente, fede e cultura, offrendo a tutti i partecipanti un'esperienza ricca e coinvolgente. Per ulteriori dettagli, è possibile visitare il sito ufficiale ETAB Todi www.etabtodi.it alla sezione notizie.
   


edizione del 25 agosto 2024

 

TUTTO NACQUE DA UN QUADRO RITROVATO NEL 1506: LA STORIA DI UN CULTO ANTICO
Todi, le origini della Festa della Vergine
 Manca poco per la festa che ogni abitante di Todi aspetta con ansia: la Festa della Natività della Vergine, evento che combina spiritualità e cultura. Una ricorrenza che rappresenta un momento di devozione, ma è anche un'occasione per la comunità di rivivere antiche tradizioni e festeggiamenti, che hanno attraversato i secoli adattandosi ai tempi. L'evento unisce fede, cultura e tradizione, attirando fedeli e visitatori da ogni parte d’Italia.
TODI, LA CITTÀ SI FERMA
Dal 5 all'8 settembre tutta la città si fermerà per celebrare la festa tradizionale, che sin dai tempi del Medioevo rappresentava una fiera con tanto di mercati, gare di lotta, tornei e giostre. Una festa che nasce con l’edificazione del Tempio della Consolazione, perla del Rinascimento Italiano, iniziato a costruire nel 1508 e concluso nel 1607. Una storia il cui inizio si perde nella leggenda: la chiesa, che sarebbe stata intitolata a Maria della Consolazione per iniziativa del vescovo Moscardi, nasce attorno ad un quadro. Don Francesco Valentini ci racconta la storia.
LA MADONNA CON BAMBINO
«C'era un dipinto conservato sul muro di cinta del convento di  Santa Margherita, un monastero benedettino femminile: era la Madonna con Bambino, raffigurante Maria con il Bambino in braccio nell’atto di porgere la fede nuziale a Santa Caterina di Alessandria. È l'immagine dello sposalizio mistico ed eterno della Santa che rappresenta la Chiesa con Dio. Tradizione vuole - racconta don Francesco - che questo dipinto fu commissionato da un monaco di Todi, Giovanni degli Atti, che di ritorno da un pellegrinaggio sul Sinai aveva visitato il monastero di Santa Caterina, dove aveva visto questa immagine. Il convento benedettino venne progressiva- mente abbandonato, ma un giorno del 1507 due muratori ripulirono quel muro dai rovi ritrovano quel quadro. Si narra che uno dei due fosse cieco da un occhio, e che passandosi sul volto lo stesso fazzoletto con cui aveva pulito il quadro, recuperasse la vista dall'occhio cieco».
L’EDIFICAZIONE DELLA CHIESA
Tra storia e mito, fatto sta che le radici della Festa sono da ricercare qui, perché il dipinto diede il via ad un pellegrinaggio, ed il Vescovo di Todi nel giro di due o tre mesi benedì la nascita di una sorta di confraternita con lo scopo di raccogliere offerte attorno all'immagine sacra. Successivamente, una compagnia di nobili di Todi avrebbe raccolto le offerte dei fedeli dando il via ai lavori. «La costruzione iniziò già l'anno successivo - spiega don Francesco - molto probabilmente basandosi su un disegno del Bramante, ma lui di persona pare non abbia mai partecipato ai lavori». La costruzione durerà quasi un secolo, si andrà avanti quando ci sono i fondi, con tasse finalizzate alla costruzione della chiesa: tanti gli architetti che si alterneranno al progetto, tra cui il Sangallo, fino al 1606.
DECADENZA E RINASCITA
«Parliamo di un capolavoro dell'arte rinascimentale: al centro della chiesa - prosegue don Francesco - venne costruita una piccola cappella per inglobare l'immagine sul pezzo di muro, dopo pochi anni però l'immagine venne spostata nel presbiterio e venne costruito un altare monumentale in stile Barocco per accoglierla. Quindi la chiesa viene alterata nella sua tipologia, l'immagine entrò a fare parte di una delle absidi, l'unica rotonda, mentre le altre tre sono poligonali. Probabilmente il dipinto originale risale al '400, e si pensa sia stato oggetto di diversi restauri successivi».
Un quadro che rappresenta le origini della Festa, e dunque incarna l'identità stessa della comunità di Todi. «La chiesa della Consolazione divenne meta di importanti pellegrinaggi, all'esterno venivano costruite strutture per i pellegrini, e il Comune di Todi promuoveva la fiera collegata alla festa, esentando da tasse i mercanti per tre giorni. Pian piano l'importanza del santuario decadrà, ma il culto locale rimarrà vivo. Dopo l'unità d'Italia l'importanza liturgica del tempio decadde, venne abbattuta la sagrestia che era al di fuori del perimetro e i suoi beni passarono ad un ente laico di beneficenza. Soltanto dagli anni '60 in poi la chiesa divenne sede dalla parrocchia di San Giorgio, che a tutt'oggi la utilizza per tutte le sue attività religiose».
 

 


 

Ultimo aggiornamento

Sabato 31 Agosto 2024