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Carta dei Servizi - Gruppo Famiglia Talia Bagli De Angelis

Data di pubblicazione: 12/07/2024

Data di ultimo aggiornamento: 12/07/2024

Carta dei Servizi - Gruppo Famiglia Talia Bagli De Angelis

Normativa

L’introduzione della Carta dei Servizi in Italia è avvenuta nel 1993 ad opera del Dipartimento per la Funzione Pubblica: in tale documento di studio sono stati stabiliti i principi fondamentali posti a presidio dell’erogazione dei servizi pubblici. L a m a te ri a è st a ta po i di s c i pl in a t a dalla direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 gennaio 1994, recante “Principi sull’erogazione dei servizi pubblici”. L’obbligo di adozione per ciascun soggetto erogatore di una propria specifica carta dei servizi è stato poi puntualizzato dall’art.2 del D.L 12 maggio 1995, n. 163, convertito in Legge 11 luglio 1995, n. 273, e po i successivamente abrogato dal D.Lgs. n. 286/1999; quest’ultimo, nel promuovere il miglioramento della qualità, mira al perseguimento della partecipazione dell’utenza nelle procedure di definizione degli standard di qualità dei servizi resi dalle PP.AA.. Il decreto-legge 24 gennaio 2012, n.1 (c.d. decreto “Cresci-Italia”), convertito con modificazioni in L. n. 27/2012 ha valorizzato ulteriormente, all’art. 8, l’efficacia delle carte dei servizi sancendone il valore vincolante. La codificazione normativa dell’obbligo di pubblicazione della carta dei servizi infine, si è avuta con il D.Lgs. n.33/2013 come di recente modificato dal D.Lgs. n. 97/2016 che, in attuazione della delega in materia di trasparenza, conferita dalla L. n. 190/2012 (c.d. Legge Anticorruzione), all’art. 32 prescrive alle Amministrazioni pubbliche l’obbligo di pubblicare la propria carta dei servizi o il documento recante gli standard di qualità dei servizi pubblici erogati. Anche la CiVIT è intervenuta in materia con tre delibere: la Delibera n. 1 /2010 avente ad oggetto l’individuazione in via provvisoria degli standard di qualità dei servizi pubblici; la Delibera n. 88/2010 r e c a n t e “Linee guida per la definizione degli standard di qualità” e la D e l i b e r a n. 3/2012 “Linee guida per il miglioramento degli strumenti per la qualità dei servizi pubblici”.

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